La parola della quarantena di oggi è "distanza"; l'episodio è anche nel canale youtube https://www.youtube.com/channel/UCHBh12gtPaAR3EZAPmBMkXA.
Il classico di Hall "La dimensione nascosta. Il significato delle distanze tra i soggetti umani" purtroppo ormai è fuori catalogo, ma si trova qua e là ancora qualche copia usata. Lo studio del 2017 che cito è scaricabile qui https://tinyurl.com/yxyecqog. John A. McArthur ha recentemente indagato la "Digital Proxemics", ovvero come queste problematiche vengono trasposte nel mondo digitale in cui siamo ormai costantemente immersi. Il termine "prossemica" non ha preso molto piede in Italia, ma il tema viene affrontato in quasi tutti i saggi (anche massimamente divulgativi, come quelli della premiata coppia Allan & Barbara Pease) che trattano di linguaggi non verbali, ovvero linguaggi del corpo. Sullo "spazio intimo" indagato cogli occhi di un etologo, rimane godibilissimo il classico di Desmon Morris "Il comportamento intimo". Un curioso meme che gira in questi giorni, dimostra come i protagonisti dei film di Wes Anderson praticassero già il distanziamento sociale in tempi non sospetti (verosimilmente un espediente visivo per manifestare il disagio interiore provato dai personaggi in scena) https://tinyurl.com/vxzlfkl