Podchaser Logo
Home
Meditazione: i componenti dell'esperienza

Meditazione: i componenti dell'esperienza

Released Friday, 13th November 2020
Good episode? Give it some love!
Meditazione: i componenti dell'esperienza

Meditazione: i componenti dell'esperienza

Meditazione: i componenti dell'esperienza

Meditazione: i componenti dell'esperienza

Friday, 13th November 2020
Good episode? Give it some love!
Rate Episode

Il Buddha ci ha insegnato che vi sono cinque componenti dell'esperienza, cinque aggregati (khandha in lingua Pali), che sono i fattori materiali e mentali che prendono parte all'ascesa del desiderio e dell'attaccamento, modellando così l'esperienza. Credere nel fatto che siano permanenti conduce all'attaccamento, per cui vengono anche chiamati in Pali pañcupādānakkhandhā.

I cinque aggregati sono:

  1. Rupa: il corpo, la forma
  2. Vedana: le sensazioni di piacevole, spiacevole o neutro; è il tono volitivo che colora la nostra esperienza
  3. Sañña: le percezioni, quando attribuiamo un nome e un riconoscimento a ciò che è stato percepito
  4. Sankhāra: le formazioni mentali quali possono essere i pensieri, le memorie, le emozioni, l'immaginazione, le intenzioni
  5. Viññana: la coscienza sensoriale, sapere di aver percepito; la cognizione di questo atto

Sono una parte fondamentale dell'insegnamento del Buddha, perché è tramite il loro riconoscimento che possiamo iniziare a smontare la falsa credenza in un sé permanente e toccare la libertà che viene dal non essere più limitati a questo potente attaccamento.

Con questa meditazione, esaminiamo come questi componenti dell'esperienza risuonano in noi, esaminando tramite una meditazione vipassana, di osservazione profonda, la nostra relazioni con essi. I cinque aggregati possono essere usati per risvegliarci, come ci insegna Ajahn Sucitto:

Il Buddha si è risvegliato all’interno dei cinque khandha; per esempio, all’interno della percezione, notando in che modo cambia e si muove. Notare i pensieri e le pulsioni è un segno di risveglio: osserviamo l’energia sorgere, sia essa lenta o agitata, o dove si sta muovendo. Quando non ci aggrappiamo agli aggregati, essi diventano una base per la realizzazione della natura momentanea e danzante dell’esperienza. Quando ci accorgiamo che la mente si è bloccata, possiamo sempre rivolgerci ai cinque khandha e alle sei sfere dei sensi o della coscienza. L’occhio, la coscienza visiva e l’oggetto della vista; l’orecchio, la coscienza uditiva e l’oggetto dell’udito – questi sono tutti disponibili.

Ajahn Sucitto, Puja, dal sito del Monastero Santacittarama

Meditazione guidata registrata nel gruppo di meditazione il 13 novembre 2020.

Photo by Hanna Postova on Unsplash

Show More

Unlock more with Podchaser Pro

  • Audience Insights
  • Contact Information
  • Demographics
  • Charts
  • Sponsor History
  • and More!
Pro Features