A Soveria Mannelli, un piccolo comune italiano della provincia di Catanzaro in Calabria, nasce nel 1972, ad opera di Rosario Rubbettino, la casa editrice Rubbettino. È un'impresa che segue una logica editoriale originale per i tempi, una strada poco battuta dalla grande editoria italiana: quella di innovare proponendo ai lettori italiani il filone della tradizione del pensiero liberale europeo e mondiale, in particolare la Scuola Austriaca di Economia e Scienze Sociali, con autori come Hayek, Mises e Popper. Rubbettino ha anche portato alla ribalta filosofi italiani come Dario Antiseri e Lorenzo Infantino, intellettuali che hanno dedicato gran parte della loro vita a diffondere le tesi liberiste, spesso sacrificate a causa di pregiudizi ideologici dei tempi.
Di questo parliamo con il nostro ospite Florindo Rubbettino, Presidente della casa editrice e figlio dell'editore Rosario. Il Presidente ci spiega come la casa editrice dedichi fin dagli anni Ottanta una particolare attenzione alla realtà del Mezzogiorno, in particolare verso la criminalità organizzata, pubblicando opere di studiosi di tutte le discipline che hanno cercato di approfondire le ragioni di questa specificità del Mezzogiorno, in un periodo in cui in pochi avevano il coraggio di pubblicare libri che parlassero apertamente di 'Ndràngheta.
Il nostro ospite conclude augurandosi una rinascita del Mezzogiorno, una rivincita sul resto del Paese messa in atto non con un allineamento al resto dell'Italia, ma diventando ciò che il Paese non è mai stato: una sorta di laboratorio liberale, aperto, innovativo e poliarchico.
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