Crescere nella Germania dell’Est non è certo facile, tanto più se si è figli di dissidenti. Volente o nolente Claudia si ritrova così nella condizione prima di bambina e poi di ragazza outsider, combattuta tra il desiderio di passare inosservata e l’impulso a opporsi a un sistema ingiusto, perennemente in bilico tra adeguamento e contestazione, soffocante sorveglianza della Stasi e risicati spazi di libertà, stantii rituali dello Stato socialista e aneliti di ribellione.
L'AUTRICE
Claudia Rusch, nata nel 1971 a Stralsund, è giornalista e scrittrice. Il suo esordio letterario, La Stasi dietro il lavello, uscito nel 2003, ha ottenuto in Germania un grande successo di critica e di vendite ed è stato tradotto in molte lingue.
IL RETROSCENA
Narrato in presa diretta dalla giovane protagonista, questo originale romanzo autobiografico a episodi ripercorre con sguardo scanzonato ma sempre lucido gli ultimi quindici anni di vita della Germania dell'Est. Una galleria di gustosi aneddoti ritrae il “quotidiano stato di emergenza” in cui vive l’autrice finché, con tempismo da film hollywoodiano, il Muro cade proprio quando lei, maggiorenne e diplomata, è pronta a scoprire il mondo.
LO SAPEVATE CHE?
Il padre naturale di Claudia era un ufficiale della Marina fedele alla linea del partito; la madre, discendente di una stirpe di capitani. Quando il matrimonio naufragò, entrò a far parte della famiglia un oppositore del regime capellone, un nuovo papà che le piaceva molto di più dell’altro, come ammette candidamente l’autrice nel suo libro.
PER APPROFONDIRE
Ascolta su Radio 3 la puntata di Qui comincia dell’8.8.2021 dedicata al romanzo di Claudia Rusch:
Leggi l’intervista all’autrice di Gabriella Pelloni:
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