Saluti a tutti voi, cari ascoltatori, per questa nuova puntata de L'Asse. Affronteremo dei temi spinosissimi perciò restate ad ascoltare!

Gloriosa intervista. Un napoletano sul codice rosso antiviolenza sulle donne, la sua critica sociale sulla necessità di abolire questo costume incivile che non protegge l'uomo nel caso gli scappi involontariamente una pizza a sua moglie/madre/sorella/zia. E che costringe l'uomo pizzante a dover lasciare la casa materna con così tanto anticipo al dovuto.

Il Papà de L'Asse che dice le sue solite opinioni razziste, antisemite e di cattivo gusto riguardo l'attualità. Ad un certo punto, non si sa come, si unisce anche la Signora Vajassa del Duce, che inizia immediatamente una dialettica col papà. Risultato: un litigio dai vari protagonisti lungo mezz'ora in cui i due anziani si coalizzano per insultare il nostro caro Emiliano Pirri.

Passiamo poi al cazzeggio. Immediatamente partiamo con Emanuele Padova ancora una volta dal fronte, ma stavolta a Tel Aviv con le sue peripezie. Paolo Cannazza dice la sua sul livello di testosterone legato all'abusivismo edilizio, per cui più sei abusivo più testosterone avrai. Emiliano ha ricevuto la letterina da parte di qualcuno per supposta diffamazione a mezzo stampa, un reato penale, e scarica la colpa su Paolo, reo di parlare troppo riguardo alcuni personaggi noti della TV, negando la sua responsabilità nell'invitare matti che accusano il Papa di cose immonde e assurde.

Buon Podcast a tutti!

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