Gregorio Di Leo conversa con Federico Ferrazza e Andrea De Carlo.

Il tema è “La Parola”. Le narrazioni che circolano in una società definiscono l'immagine del mondo e il campo di gioco nel quale ci muoviamo come individui e come collettività. Cercheremo di capire quali sono le parole necessarie oggi per comprendere meglio quello che sta accadendo e, allo stesso tempo, dare vita a nuove storie.

“È che sono le difficoltà a sviluppare l’intelligenza, la facilità produce solo mancanza di motivi e riflessi lenti.” Andrea De Carlo

Andrea cresce a Milano, dove si laurea in Storia contemporanea. Si trasferisce prima negli Stati Uniti, poi in Australia, dedicandosi alla musica e alla fotografia. Tornato in italia, si stabilisce a Milano e pubblica il suo primo romanzo; Italo Calvino ne scriverà l’introduzione.

Comincia ad occuparsi di cinema, come assistente alla regia di Federico Fellini e Michelangelo Antonioni, e come regista del cortometraggio “Le facce di Fellini” e del film “Treno di panna”, tratto dal suo primo romanzo.

In ambito musicale, scrive e mette in scena insieme a Ludovico Einaudi i balletti “Time Out” e “Salgari”, e registra i suoi due album “Alcuni nomi” e “Dentro Giro di vento”.
I suoi romanzi sono stati tradotti in ventisei paesi e venduti in milioni di copie.