Don Leonardo Maria Pompei
20. Immagine di chi opera per fini umani e chi opera per compierela Volontà Divina. Come Nostro Signore è il palpito della Creazione.Nell’adempimento del proprio dovere c’è la santità
19. Così come il sole è vita di tutta la natura, il Voler Divinoè vita dell’anima
18. Come quelli che vivono nel Voler Divino sono i primi innanzia Dio e formano la sua corona
17. Come la Volontà Divina bilocandosi regna nell’anima comenella sua sede
16. Chi vive nel Voler Divino viene alimentato dall’Alito Divino,e chi non vive in Esso è un intruso, un usurpatore dei beni di Dio, ericeve i beni a titolo di elemosina
15. La Creazione e la Mamma Celeste sono gli esemplari piùperfetti del vivere nel Divino Volere. La Vergine superò tutti nelpatire
14. Il FIAT in Cielo è trionfatore, in terra èconquistatore
13. La Divina Volontà è la depositaria delle opere divine, edev’essere la depositaria delle opere delle creature
12. Per vivere nel Divin Volere ci vuole il pieno abbandono nellebraccia del Padre Celeste. Come il ‘nulla’ deve cedere la vita al‘Tutto’
11. Differenza tra le virtù e la Divina Volontà
10. Tutto ciò che Nostro Signore fa nell’anima che vive nella suaVolontà, supera tutto ciò che fece nella Creazione. La Divina Volontàforma la completa risurrezione dell’anima in Dio
9. Chi vive nella Volontà di Dio deve possedere ciò che ad Essaappartiene. L’anima che vive nella Divina Volontà, deve fare la Volontàdi Dio come la fa Dio
8. Come col vivere nel Voler Divino tutti i beni restanoaccentrati nell’anima. Lo scopo primario della Redenzione fu il FiatDivino
7. Come la Santissima Volontà eclissa tutto, anche la stessaCreazione e Redenzione, ed essendo vita di tutto porterà fruttimaggiori
6. Chi vive nel Voler Divino dev’essere la voce di tutte le cosecreate
5. La Creazione forma la gloria muta di Dio. Nel creare l’uomo fuun giuoco d’azzardo, ma fallito, di cui [il Creatore] si deverifare
4. Come della Mamma Celeste si seppe la cosa più importante, cioèche il Figlio di Dio era Figlio suo, così sarà della figlia della DivinaVolontà: si saprà solo il più importante per far che Essa2 siaconosciuta. Il bene non conosciuto
3. Il silenzio per ciò che riguarda le Verità del Voler Divinoforma la tomba a queste Verità, mentre la parola forma laresurrezione
2. Ogniqualvolta l’anima si occupa di sé stessa, perde un attonella Volontà Divina. Che significa perdere quest’atto
1. Gesù la chiama la ‘ piccola neonata ’ per fare che rinascasempre nel suo Santo Volere a nuova bellezza, a nuova santità, a nuovaluce, a nuova somiglianza col suo Creatore
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