Ma non senza de' Persi orrida penaEd immortale angoscia.Come lion di tori entro una mandraOr salta a quello in tergo e sì gli scavaCon le zanne la schiena, 105Or questo fianco addenta or quella coscia;Tal fra le Perse torme infuriavaL'ira de' greci petti e la virtute.Ve' cavalli supini e cavalieri;Vedi intralciare ai vinti 110La fuga i carri e le tende cadute,E correr fra' primieriPallido e scapigliato esso tiranno;Ve' come infusi e tintiDel barbarico sangue i greci eroi, 115Cagione ai Persi d'infinito affanno,A poco a poco vinti dalle piaghe,L'un sopra l'altro cade. Oh viva, oh viva:Beatissimi voiMentre nel mondo si favelli o scriva. 120
Prima divelte, in mar precipitando,Spente nell'imo strideran le stelle,Che la memoria e il vostroAmor trascorra o scemi.La vostra tomba è un'ara; e qua mostrando 125Verran le madri ai parvoli le belleOrme del vostro sangue. Ecco io mi prostro,O benedetti, al suolo,E bacio questi sassi e queste zolle,Che fien lodate e chiare eternamente 130Dall'uno all'altro polo.Deh foss'io pur con voi qui sotto, e molleFosse del sangue mio quest'alma terra.Che se il fato è diverso, e non consenteCh'io per la Grecia i moribondi lumi 135Chiuda prostrato in guerra,Così la verecondaFama del vostro vate appo i futuriPossa, volendo i numi,Tanto durar quanto la vostra duri. 140
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