Per Mattia Tarantino la poesia è una pratica dell’oscurità, un esercizio di visione mentre tutto cade continuamente nel sonno, nell'oblio forse. Leggere i suoi versi è come guardare una natura morta, in cui tutto tace, "eppur si muove".
Qui introduciamo degli estratti dalle sue tre pubblicazioni:
https://www.giulioperroneditore.com/shop/leta-delluva/
http://www.edizioniterradulivi.it/tra-l-angelo-e-la-sillaba
http://www.edizioniterradulivi.it/fiori-estinti
Lettura: Mela Boev
Immagine: Pino Green per Parco della Poesia Salerno
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