Non ha Internet né cellulare. Ma in Rete è una celebrità. Su "VK", il “Facebook russo”, c’è una pagina a lei dedicata. Si intitola “La coscienza di San Pietroburgo” e lei, Elena Osipova, 77 anni, nata dopo la fine dell'assedio di Leningrado, nonostante i numerosi arresti, non smette di manifestare per la pace disegnando poster contro la guerra di Putin, ma viene immancabilmente arrestata e poi rilasciata e per nulla intimorita continua a manifestare, conosce gli orrori e la violenza del regime sovietico ed è cresciuta ascoltando i racconti sugli orrori della Grande Guerra Patriottica, la Seconda Guerra Mondiale, dei suoi familiari. E per tutta la vita si è battuta perché quegli orrori non si ripetessero più ma oggi è un esempio per molti altri russi spaventati dalla repressione della Polizia e degli apparati di sicurezza che sembrano essere tornati agli anni terribili in cui si finiva in siberia, nei gulag, per un nonnulla.
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