Con “lìdatè, l’italiano dal territorio”, l’Osservatorio linguistico della Svizzera italiana propone un’indagine sulla variazione regionale della lingua attraverso la gamification. Uno strumento messo a punto dal Laboratorio cultura visiva della SUPSI, per coinvolgere i partecipanti in una vera e propria riflessione sulla lingua.
L’italiano parlato nella Svizzera italiana differisce da quello parlato nella vicina Penisola per tutta una serie di variazioni lessicali, fonetiche e morfosintattiche, riconducibili a caratteristiche storiche, politiche e sociali. Una varietà interessante ed arricchente, fatta anche di aspetti curiosi e divertenti, oggetto di un’indagine socio-linguistica dell’Osservatorio linguistico della Svizzera italiana (OLSI) condotta in collaborazione con il Laboratorio cultura visiva della SUPSI che ha curato, oltre agli aspetti di grafica e di design, la realizzazione dello strumento per la raccolta dei dati dandogli una veste nuova: un’applicazione interattiva che sfrutta gli elementi del gioco per condurre una ricerca scientifica attraverso la partecipazione di un’ampia cerchia di popolazione. Una modalità utile non solo ai fini della ricerca, ma capace di coinvolgere il pubblico in una riflessione sulla lingua e sul rispetto delle varietà.
Conduce la puntata Clara Caverzasio, giornalista e divulgatrice scientifica.
Presentano “lìdatè” Matteo Casoni, Ricercatore presso l’OLSI, e Vanessa De Luca, Responsabile del progetto per la SUPSI.
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