"Lo stato dia come diritto ciò che le mafie danno come favore".

E' con le parole del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa che vi invitiamo ad ascoltare il nostro nuovo episodio di voci libere che questa settimana si soffermerà sul concetto del lavoro in Calabria.
Nell'ultimo anno la 'Ndrangheta , ha sfruttato l'emergenza sanitaria e la profonda crisi economica che ne è derivata sulle aziende e i nuclei familiari per accrescere il suo profitto.
In un territorio quello calabrese nel quale il sistema lavorativo riversava in una condizione di precarietà già prima della pandemia e i tassi di disoccupazione toccavano vette altissime, la pandemia e l'insidiarsi delle attività ndranghetistiche sono state la goccia che ha fatto crollare un'intero sistema economico-sociale.

La voce libera di questa settimana è Angelo Sposato, Segretario regionale CGIL Calabria con la quale approfondiremo la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici in Calabria in questo periodo di emergenza sanitaria e ci soffermeremo soprattutto sul ruolo che la 'Ndrangheta ha in questa fase di debolezza economica determinando il dilagarsi della criminalità e lo sgretolarsi del concetto di lavoro come valore costitutivo della dignità della persona.

Che questo primo di maggio non sia una giornata solo di celebrazioni e festeggiamenti ma soprattuto di creazione di forme di indignazione collettiva che ci permettano di muovere delle azioni concrete volte alla riappropriazione dei nostri spazi sociali e lavorativi per permettere ai lavoratori e alle lavoratrici dell'oggi e del domani di rinascere in Calabria.